Matteo Haderbache è stato premiato con il guanto d’oro provinciale, dal sito “Calcioflashponente”, durante la serata di ieri, che ha distribuito premi ai migliori giocatori della nostra zona per la stagione appena conclusa.
Una piccola soddisfazione, giunta al termine di un campionato che ha lasciato davvero l’amaro in bocca a tutto l’ambiente granata, ma anche uno stimolo per cercare subito il riscatto e provare a tornare subito nelle categorie che più ci competono.
Il 10 giugno 1925 (esattamente 100 anni fa) si giocò un incontro amichevole di calcio tra la Ventimigliese e la Nazionale Italiana.
I tecnici della Nazionale avevano scelto Ventimiglia quale sede per la preparazione in vista della doppia trasferta in Spagna e Portogallo (14 e 18 giugno), perché la situazione logistica era considerata buona per quei tempi e la consistenza della squadra di casa, contro la quale disputare una gara amichevole, all’altezza della situazione.
Oltretutto a Ventimiglia, era stato appena inaugurato il nuovissimo campo di calcio, nella zona che oggi è occupata dai giardini pubblici.
La cornice di pubblico, ovviamente, fu degna dell’importanza dell’incontro. “Il Pensiero” (giornale dell’epoca) descrisse così quella giornata: una gran folla, arrostita sotto l’implacabile sole si riversa nel vasto campo sportivo, rinnovato e ampliato, vero trionfo di fiori e di bandiere, che adornano le belle tribune appositamente erette per la venuta dei graditi ospiti…”
Anche L’Eco della Riviera si occupò dell’evento e Sklok (famosa “firma” dell’epoca) scrisse: “...Poco prima delle diciassette il pubblico, fino ad allora rumoroso ed irrequieto, prima tacque, poi lasciò traboccare tutta la sua gioia ed offrì un’acclamazione scrosciante ancorchè le maglie bianche volarono nel recinto.
Gli oltre duemila spettatori, in visibilio dopo le rituali fotografie e gli scambi di fiori, si fecero però repentinamente attenti.
I granata, combattivi, agili e veloci come non mai si arresero solo alla bella azione individuale della finissima ala Conti.
Tuttavia nella ripresa (durata, peraltro, solo trenta minuti), i ritmi crebbero. Della Valle, Magnozzi e Schiavio fissarono a quattro le marcature azzurre ai danni dei volenterosi giovanotti in maglia granata…”
I tanti addetti ai lavori non fecero fatica a notare i talenti di casa nostra, soprattutto Ernesto Tomasi, che di lì a poco spiccherà il volo verso la Serie A, approdando prima alla Roma, poi alla Juventus.
Formazione della Nazionale Italiana,
(sotto in una figurina dell’epoca): Combi, V. Rosetta, Caligaris, Genovesi, Burlando, Gandini, L. Conti, Baloncieri, Bernardini, Magnozzi, Forlivesi. Commissario tecnico, il grande Vittorio Pozzo.
La Ventimigliese schierò:
Latella (portiere del Torino, sostituito nel 2° tempo dal nostro Lanfranco), Romano (abile difensore preso in prestito dal Vado), Garzoglio, Coppo, Molinari, Colombo, E. Tomasi, Acquarone, Casagrande, Lombardo, A. Tomasi.
Sotto: un’altra foto di quella giornata indimenticabile: la tribuna del campo dei giardini, considerata all’avanguardia per l’epoca. Era gremita di tifosi, di militari in divisa, di nobildonne eleganti e di baldi giovanotti. Difficile valutare quante persone potesse contenere.
Il Ventimiglia calcio si è aggiudicato la Coppa Primavera Under 15, organizzato dalla Federazione Provinciale come torneo di chiusura della stagione 24-25, cui hanno partecipato 13 formazioni, suddivise inizialmente in tre gironi.
Nella finale, disputata oggi pomeriggio, i ragazzi granata hanno superato l’Imperia per 2 reti a 1, grazie alle reti di Gabriele Zoccheddu e Leonardo Mamaliga.
Modo migliore non c’era per chiudere questa stagione: un Trofeo fortemente voluto e conquistato con grande merito da un gruppo di ragazzi straordinario.
Nella foto vediamo il gruppo completo dei nostri 2010, con la Coppa, i due mister, Sergio Soncin e Diego Bevilacqua e le dirigenti Silvia e Serena.
Complimenti a tutti.
"...alla radice di tutto c’è che i ragazzini, giocando a calcio, si devono divertire..."
Questa frase, che forse sembrerà banale, è stata pronunciata da uno dei più grandi calciatori della storia, Johan Crujif, e descrive con poche e semplici parole quale dovrebbe essere la vera essenza del calcio: divertirsi correndo dietro ad un pallone.
Oggi, al campo Morel di Ventimiglia si è svolta un’importante manifestazione dedicata al calcio e al mondo dei bambini più piccoli; quelli delle leve 2018 e 2019.
L’evento, voluto e organizzato dalla società granata si è svolto all’insegna della festa, con i piccoli partecipanti impegnati giocare e a dimostrare il proprio valore, nel rispetto delle regole e degli avversari.
Al termine della manifestazione tutte le squadre sono state premiate con un trofeo, perché, in una giornata così, sono tutti vincitori.
A poco più di due settimane dalla fine del campionato di Promozione, il Ventimiglia calcio (smaltita l’amarezza per una retrocessione che ad inizio stagione non era neppure ipotizzabile), si sta riorganizzando e sta gettando le basi per affrontare la prossima stagione, con innesti importanti in tutti i settori.
La nuova società sta prendendo forma e sono molti i cambiamenti in arrivo, rispetto al recente passato.
A prescindere dalla categoria, il Ventimiglia aveva comunque bisogno di ripartire da buoni princìpi e da persone motivate.
La nuova struttura societaria che sta prendendo forma sarà costituita da persone con grande passione e capacità di programmare, cosa che renderà sostenibile il progetto di rinascita di una società che sta cambiando pelle e si sta dando da fare per ritornare in Promozione il prima possibile.
Anche la seconda sfida Playout tra Ventimiglia e Finale termina con la vittoria della squadra savonese, e condanna il Ventimiglia alla retrocessione nel campionato di Prima Categoria.
Verdetto che rappresenta uno dei momenti più dolorosi nella storia del Ventimiglia calcio.
Un epilogo amaro di una stagione particolare, segnata inevitabilmente da scelte sbagliate, da errori a tutti i livelli e da dinamiche non sempre all'altezza, perché un risultato così devastante non può certo essere imputabile solo alla sfortuna, o agli errori arbitrali.
Un fallimento sportivo, giunto al culmine di una stagione strana, con tantissime occasioni buttate al vento, con episodi sfortunati e tanti errori, ma anche con troppe prestazioni inaccettabili per una squadra che dopo aver disputato un buon girone di andata, una volta risucchiata nella parte calda della classifica non ha retto a tensione e paura, e non è più riuscita a tirarsi fuori dalla zona playout.
Tutto è franato in pochi mesi e la sentenza maturata oggi è la conseguenza naturale di una stagione sciagurata.
Oggi, al fischio finale, i giocatori granata erano increduli (qualcuno anche in lacrime), per il verdetto emesso dal campo, che sentenzia il ritorno in Prima Categoria dopo 51 anni.
Le prime scuse devono andare ai nostri tifosi e alla città. Noi abbiamo una storia che dirigenza e giocatori devono rispettare e in questo momento è assolutamente d'obbligo iniziare a programmare la risalita.
Ora che i giochi sono fatti, è necessario riflettere con lucidità, riorganizzarsi e lavorare con grande determinazione per restituire al club la categoria che merita.
Bisogna resettare e provare a ripartire subito da una categoria nella quale non si sarebbe mai immaginato di finire.
La storia ed il blasone della società granata impongono a chi ne resterà alla guida, di tentare il ritorno immediato in Promozione già dalla prossima stagione, ma con quali figure?
Purtroppo, da tempo le condizioni di salute del Presidente non sono buone, anzi, sono a dir poco preoccupanti, ed un rimpasto societario durante l'estate è scontato.
Rialzarsi subito non sarà semplice, ma è l’unica direzione possibile.
Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e alle tante persone che amano questi colori.
Ventimiglia è in lutto per la morte del dottor Guido Pastor.
La sua scomparsa ha gettato nello sconforto tutta la città, ed anche il Ventimiglia calcio, che in questo momento di dolore, si stringe attorno alla famiglia, cui porge le più sincere e sentite condoglianze.
Guido Pastor è stato l’undicesimo Presidente nella storia del Ventimiglia calcio. Fu eletto il 26 agosto del 1995 al posto dell’”eterno” Silvio Coppo.
Il neopresidente, allora aveva solo 40 anni, ma un passato già illustre visto che aveva anche già ricoperto (1993) il ruolo di sindaco della città.
Guido era un autentico un cuore granata: prima giocatore nelle giovanili della vecchia Ventimigliese, poi a lungo medico sociale, ruolo che lo ha visto in panchina accanto all’allenatore per diverse stagioni.
L’elezione di Guido, nell’estate del ’95, fu fortemente voluta dallo stesso Coppo, che da alcuni anni chiedeva aiuto, cosciente di aver profuso forse troppe energie in una stupenda cavalcata durata 28 anni.
Prima di lasciare tuttavia, con grande senso di responsabilità, lo stesso Coppo trovò un sostituto degno della sua fiducia per non abbandonare allo sbando la Società, anche se si era intuito che la Presidenza sarebbe stata pro-tempore.
Pastor, infatti, accettò l’incarico solo per dare il ricambio a Coppo, tanto che l’anno seguente fu sostituito da Rocco Santaiti.
Prima della partita di campionato VENTIMIGLIA-ARGENTINA, di ieri, abbiamo assistito ad una premiazione davvero speciale.
Sono stati premiati quattro ragazzi della nostra Prima Squadra, per un traguardo davvero importante raggiunto quest’anno.
Stiamo parlando di quattro ragazzi nati tra il 2000 e il 2003, perciò giovanissimi e tutti quattro, nel corso di quest’anno, hanno raggiunto e superato le cento partite di campionato con il Ventimiglia calcio.
Ma la cosa che ci inorgoglisce di più come Società, è che tre di loro sono ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile.
Perché a Ventimiglia il settore giovanile ha un focus ben preciso: è sempre stato al centro di ogni discorso e di ogni tipo di programmazione e i risultati sono da anni sotto gli occhi di tutti, grazie all’importante lavoro svolto quotidianamente dai nostri tecnici, presso il campo Morel.
Il Presidente della società, Vincenzo Savarino e il Vicepresidente, Rocco Ricevuto, hanno premiato Filippo Addiego, Davide Ierace, Loris Peirano e Marco Sparma, con una targa ricordo.
Durante la premiazione, oltre alla sorpresa (perché non gli avevamo detto nulla), abbiamo colto nei loro occhi quell’emozione che un po' è anche la nostra, che li abbiamo seguiti nella loro crescita, dalla scuola calcio, fino al debutto in prima squadra, poi ancora, fino alla loro centesima presenza.
Ed oggi, pur molto giovani, sono degli autentici punti fermi della nostra Prima Squadra.
Complimenti, quindi a Filippo, Davide, Loris e Marco, per l’importante traguardo raggiunto e grazie per tutte le soddisfazioni che ci avete regalato in questi anni.
franKone
Cindy Morano, da questa stagione, entra a far parte della nostra grande famiglia.
Si occuperà dei social e del marketing legati al Ventimiglia calcio.
Il lavoro che farà Cindy sarà un lavoro tutt’altro che agevole, che presuppone una conoscenza approfondita degli aspetti legati al mondo del marketing e delle logiche dei social.
Farlo poi in settore sportivo aggiunge un elemento di complessità
perché lo sport è un mondo del tutto particolare.
Ma, secondo me, sport e social sono un connubio perfetto: essere presenti su questi mezzi di comunicazione è assolutamente fondamentale oggi, perché con i canali social, tutto viaggia alla velocità della luce.
Per questo Cindy è la persona giusta per noi, perché ha una sensibilità particolare e competenze molto ampie.
La passione, cioè la condizione principale per muoversi nel mondo dello sport, quella che ci fa lavorare anche durante il weekend.
Lo spirito di sacrificio: Perché per fare bene questo lavoro non basta eseguire il compitino, bisogna andare oltre, sposare la causa.
La conoscenza dello sport: non intendo solo una buona cultura sportiva in generale, ma traspare che Cindy lo ha masticato.
E poi ancora: le doti relazionali, la curiosità, la creatività, la grammatica italiana (lo so, sembra banale, ma non lo è affatto), oltre agli Skill grafici di base (perché chi fa questo lavoro deve essere in grado di gestire i contenuti in totale autonomia, dall’idea fino alla pubblicazione, con relativa grafica).
Per quanto riguarda il marketing, entriamo in un mondo che comprende tanti aspetti: ascolto, comunicazione, relazione…
E qui siamo sicuri che Cindy darà il meglio di sé.
Buon lavoro, Cindy e benvenuta nella grande famiglia granata.
Il Ventimiglia calcio è lieto di annunciare che Alfredo Cariello farà parte dello staff tecnico della società, con l’incarico di Responsabile tecnico e Supervisore di tutte le squadre del settore giovanile.
Forse è superfluo spiegare chi è Alfredo Cariello, ma è bene ricordare la sua importante carriera.
Alfredo è nato a Napoli il 10 settembre 1979, ed è cresciuto nel settore giovanile della Salernitana, squadra con la quale ha esordito in serie B nel 1997, contribuendo alla vittoria di quel campionato.
Ha poi vestito le maglie della Nocerina (C1), del Campobasso (D), del Savoia (C1), del Taranto (C1) e del Gilianova (C1).
Quindi Frosinone (C1) e finalmente nel 2005 passa all’Ascoli, squadra con la quale il 10 settembre debutta in serie A, segnando un gol contro la Juventus.
Quindi ancora Crotone (B), Frosinone (B) e Neapolis Frattese (C2), poi il Pomigliano (D) e il Formia, prima del suo approdo in Liguria, nel 2014, all’Argentina Arma.
L’anno seguente approda al Ventimiglia (Eccellenza), poi Carlin’s Boys, Caivanese, Isola di Procida, ed Ospedaletti
Un vero giramondo, quindi. Ma anche un giocatore che ha maturato tantissima esperienza ad altissimi livelli (oltre 500 partite, di cui quasi 300 tra i professionisti).
Esperienza che oggi mette a disposizione di tutti i ragazzini del settore giovanile granata. Un’autentica “chicca”, quindi, che non trova paragoni in nessuna squadra del nostro comprensorio.
Alfredo è anche un maestro di tecnica ed è in possesso del patentino di allenatore Uefa B.
È stato pubblicato l’elenco delle Società riconosciute come “Club Giovanili di 3° Livello” per la stagione sportiva 2024/2025. Elenco derivante dalle risultanze del percorso delle Fasi di Controllo compiute dalla FIGC per la verifica dei requisiti necessari al riconoscimento.
Il Ventimiglia calcio ha ottenuto questo riconoscimento (unica società nel nostro comprensorio, assieme alla Sanremese).
I club che hanno ricevuto questo riconoscimento hanno dimostrato un impegno eccezionale nel promuovere lo sviluppo del calcio giovanile in ottica federale, mantenendo standard elevati, seguendo i protocolli SGS e fornendo un ambiente positivo e formativo per i giovani atleti. Il loro lavoro, dedizione e professionalità sono un esempio per tutte le società sportive.
Il riconoscimento di Scuola Calcio di Terzo Livello comporta il soddisfacimento di diversi requisiti, tra cui le strutture: gli impianti devono essere adeguati, sicuri e ben mantenuti, in modo da garantire un ambiente ottimale per l'allenamento e la crescita dei giovani atleti
Per il Ventimiglia calcio il riconoscimento di “Club Giovanile di 3° Livello” rappresenta un attestato di eccellenza, ma anche una motivazione a continuare a migliorarsi, mantenendo alti gli standard di qualità.