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Grande colpo, quello messo a segno dal Ventimiglia calcio: Andrea Caverzan è un allenatore Top e per lavorare con i giovani poi, è il “numero uno”.

Quella di affidargli l’incarico di Direttore Tecnico della categoria Allievi (2009 e 2010) è garanzia dell’importanza che il Ventimiglia nutre verso questa categoria e la prossima stagione Caverzan avrà il compito di coordinare e gestire tutte le attività sportive e formative; dalla supervisione degli allenatori alla definizione e applicazione dei programmi tecnici, nonché quello di lavorare individualmente o di reparto con i giovani che necessitano di un ulteriore stimolo per migliorare il proprio bagaglio tecnico-tattico, pensando al loro inserimento futuro in prima squadra.

Raccontare chi è Andrea Caverzan e soprattutto, raccontare la sua straordinaria carriera, è sempre un piacere. 

Nasce a Montebelluna, in provincia di Treviso il 24 settembre 1968. Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile del Montebelluna, inizia la sua carriera da calciatore professionista e a soli 17 anni comincia il suo giro per l’Italia intera, che tocca tutte le categorie, dalla seria A fino alla Promozione.

Inizia con l’Udinese e prosegue con la Juventus, prima tappa importante di una carriera vissuta sempre con il vento alle spalle. La frequentazione col suo mito (Roberto Baggio) è durata un anno appena, ma certi insegnamenti gli varranno per sempre. 

Il giro d’Italia continua: Venezia Mestre, Barletta, Casale, Licata, Treviso… Ovunque incontra nuovi maestri e sono certo che di tutti annota i metodi di lavoro; negli anni i quaderni degli appunti crescono… (chissà quanti sono e chissà se li conserva ancora tutti).

La navigazione riprende con Monopoli, Sandonà, Ternana, Cittadella, Arezzo, Spezia, dove probabilmente vive le soddisfazioni più grandi.

In Liguria chiude con il professionismo, ma gioca ancora nel Fo,Ce.Vara, poi Luni e quindi Argentina Arma.

Chiude la sua incredibile carriera da giocatore collezionando 410 presenze (con 50 gol) tra i professionisti e 132 presenze e 42 gol nei dilettanti.

Da non dimenticare anche le 13 presenze ufficiali e 1 gol con la Nazionale Italiana.  

Sono convinto che le ultime battaglie sul campo gli saranno servite per plasmare la sua carriera da allenatore. Appese le scarpette al chiodo, la conversione è naturale, ed inizia ad allenare in Promozione, nell’Argentina, passa poi per due anni al Taggia e quindi al Venezia (come allenatore in seconda), perché quel vento che dicevamo all’inizio, continua a soffiare forte e lo porta a viaggiare e scoprire il mondo.

E magari lo porta anche a tornare perché a volte il destino è strano: ti fa fare giri impensabili, ma poi ti riporta alla casella di partenza.

Ritorna in Liguria nell’Imperia, prima con un incarico nelle giovanili, poi in prima squadra (Eccellenza 2013-14). L’anno successivo va all’Albenga e nell’estate 2015 approda a Ventimiglia, in Eccellenza, dove rimarrà per tre campionati, fino al 2018.

Quindi ancora tre stagioni in Eccellenza con l’Ospedaletti. Dopo lo strano campionato 2020-21, “spezzettato” a causa del Covid, decide di provare ad essere più utile per giocatori e allenatori diventando responsabile tecnico di tutto il settore giovanile ed accetta la proposta dell’Albenga.

Purtroppo, nascono gravi problemi societari e dopo un solo anno fa ritorno all’Ospedaletti, con lo stesso incarico e successivamente (2023-2025) alla Sanremese, come Responsabile Tecnico dell’area agonistica.

Ed eccolo di nuovo, quel vento che dicevamo prima: dieci anni dopo lo riporta a Ventimiglia, Società dove ha operato benissimo per tre anni, che ora lo riabbraccia e gli affida un compito delicato ed importante: quello di lavorare su una categoria fondamentale, composta da giocatori sui quali il Ventimiglia ripone molte aspettative e che Caverzan saprà sicuramente “plasmare” a modo suo.

Bentornato a casa, Andrea. E buon lavoro!