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La gara di andata dei Playout tra Finale e Ventimiglia è terminata con la nostra sconfitta per 3 a 1.

Punteggio pesante e risultato decisamente bugiardo, perché, soprattutto nella prima parte del match, abbiamo avuto alcune occasioni che, se sfruttate a dovere, avrebbero potuto cambiare l’andamento della partita.

Invece tra gli ultimi minuti del primo tempo e i primi minuti della ripresa, abbiamo subìto tre gol, che hanno rischiato di chiudere la pratica salvezza.

Buon per noi che Sparma, ad un quarto d’ora dal termine abbia accorciato le distanze, ma nella gara di ritorno non bisognerà più sbagliare nulla.

Non è più tempo di fare calcoli, ormai non si possono più accampare scuse.

Noi siamo il Ventimiglia calcio e non dobbiamo lasciare nulla di intentato, perché domenica sera (comunque vada a finire) non possiamo avere rimpianti.

Domenica ci si gioca la stagione, ma si decide anche il nostro futuro, si gioca una partita che entrerà nella nostra storia.

Bisogna crederci, anche se sembra che tutto sia contro di noi. Anche se ci rendiamo conto che le cose stanno andando in una direzione diversa da quella che noi avremmo voluto.

Domenica scorsa abbiamo dimostrato di essere più bravi, abbiamo creato molto, siamo convinti che si possa ancora ribaltare tutto, dobbiamo crederci.

Noi siamo il Ventimiglia e indossare la maglia granata significa non arrendersi, non rassegnarsi. Significa crederci sempre fino all’ultimo.

Chi indossa questa gloriosa maglia non può aver paura di nessuno; va in campo e sputa sangue.

Da 115 anni.