Con il raduno fissato per questa sera alle 19,30 al campo Morel, ha preso ufficialmente il via la stagione 2025-26.
I ventitré giocatori convocati da mister Luca Oneglio si sono ritrovati per l’inizio della preparazione e l’atmosfera che si è respirata al campo era quella del primo giorno di scuola; un mix di ansia e attesa, ma anche un momento emotivamente carico per giocatori e staff tecnico, che segna l’inizio di un nuovo percorso.
L’impressione è stata ottima: l’organizzazione impeccabile e grande l’impegno dei giocatori, che hanno palesato da subito tanto entusiasmo per le sfide che aspettano la formazione granata, ma anche molta fiducia per quella che sarà la nuova stagione.
È una decisione che era nell’aria da diverso tempo, ma ora che è giunta la conferma ufficiale, è una notizia che inevitabilmente rattrista tutte le persone che conoscono Sergio e che sanno quanto ha fatto per il Ventimiglia calcio, visto che per tantissimi anni Soncin ha lavorato con grande passione e competenza con i giovani del vivaio granata.
È un tecnico capace, molto preparato, dalle idee moderne. Un tecnico che ha sempre amato raggiungere il risultato attraverso il gioco, attraverso l’organizzazione e la divisione dei compiti.
Ha lavorato ottimamente con i giovani e per tanti anni ha sposato il progetto del Ventimiglia, finalizzato alla valorizzazione dei ragazzi del proprio vivaio.
Chi lo conosce sa che Sergio ha sempre vissuto sul filo delle emozioni, per dirla in spagnolo “di garra”, di passione, di sogni.
Nelle sue vene scorre quel sangue granata che gli ha consentito (sia da giocatore che da allenatore) di dare tanto alla causa del Ventimiglia Calcio e anche nella stagione appena conclusa, ha palesato la sua incredibile passione e la sua indiscussa competenza, rappresentando un punto di riferimento importante per tanti ragazzi.
Evidentemente si è accorto che l’energia e l’entusiasmo di un tempo stavano iniziando a diminuire e ha deciso di “staccare la spina”.
Oggi cala il sipario su un palcoscenico colmo di ricordi e di tante emozioni e chi conosce Sergio sa perfettamente che per lui, quella di dire basta, non sarà stata una scelta facile, perché (dagli inizi, fino ad oggi) sui campi di calcio ci ha passato praticamente cinquant’anni...
Ma è stata una decisione che la società non ha potuto far altro che accettare, ovviamente dopo aver cercato di convincere Sergio a ripensarci, ma le scelte, quando coinvolgono la sfera personale, sono sempre insindacabili, per quanto dolorose.
Ovviamente noi tutti, nella famiglia granata, speriamo che sia solo un periodo di riflessione e di rinnovamento, una necessità di fermarsi per rigenerarsi sia fisicamente che mentalmente, magari in preparazione di altre sfide future…
Per spiegare chi è (e soprattutto chi è stato) Sergio Soncin potrebbero bastare alcuni dati: nella sua carriera da calciatore ha indossato la maglia del Ventimiglia Calcio per 16 campionati consecutivi, dal 1985-86 al 2000-01.
Ha vissuto da protagonista il periodo migliore della storia recente della società, a partire dalla vittoria del campionato 1986-87, alla quale sono seguiti quattro anni da protagonista nel Campionato Interregionale, quello che oggi si chiama Serie D.
Poi è stato un protagonista del nuovo corso degli anni ’90, sotto la presidenza Santaiti, con altri sette campionati di Eccellenza e tre di Promozione.
In carriera ha giocato più di 500 partite e segnato 42 gol. Con la maglia del Ventimiglia ha superato le 350 presenze e realizzato 27 reti. Solo Daniele Principato vanta più presenze di lui nel Ventimiglia Calcio.
Appese le scarpette al chiodo ha allenato le prime squadre di Imperia, Ospedaletti, Don Bosco Vallecrosia, Bordighera e Ventimiglia e le squadre del settore giovanile di Carlin’s Boys, Sanremese e Ventimiglia.
E ovunque ha dato il massimo, ha dispensato consigli alle centinaia di ragazzi che ha allenato e a tutti ha insegnato i trucchi di questo meraviglioso sport.
Grazie, Sergio, per tutto quello che hai fatto per il Ventimiglia calcio.
Se in futuro avrai voglia, vienici a trovare, perché sei stato e rimarrai sempre “uno di noi”.
Il Consiglio Direttivo ha ratificato le iscrizioni delle Società aventi diritto a disputare il prossimo campionato Regionale di Eccellenza e ha varato i gironi.
Ecco il girone “A”
Per il Ventimiglia un girone davvero “tosto”, se si considera che saranno soltanto due le rappresentanti della nostra provincia, due le squadre savonesi e ben dieci le compagini genovesi.
Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale ha provveduto alla definizione degli organici ed alla formazione dei gironi dei vari campionati, in previsione della prossima stagione.
Per quanto riguarda il Ventimiglia calcio, il prossimo campionato ci vedrà impegnati in un girone composto da sette rappresentanti della nostra provincia e da nove savonesi.
Vediamo la composizione del girone A del Campionato di Prima Categoria:
Da qualche giorno hanno preso finalmente il via i lavori di riqualificazione del campo sportivo Morel.
I lavori, che prevedono la sostituzione del fondo sintetico, della recinzione e dell’impianto di irrigazione, sono stati affidati alla ditta Italgreen, azienda di Villa d’Adda (BG), leader nella produzione di erba sintetica interamente made in Italy.
Il fondo sintetico del campo Morel, che era stato inaugurato nel 2007, era ormai fortemente usurato ed era anche stato gravemente danneggiato dall’alluvione del 2020.
Per questo intervento l’Amministrazione comunale ha contratto un prestito con l’Istituto per il Credito Sportivo pari a 530mila euro nell’ambito del bando “Sport Missione Comune 2024”.
Grazie a questi lavori di riqualificazione sarà garantito a tutti i nostri ragazzi di svolgere al meglio l’attività sportiva e al Ventimiglia Calcio di proseguire la fondamentale opera di presidio sociale e sportivo per i ragazzi ventimigliesi e di tutto il comprensorio, in un impianto finalmente all’avanguardia.
Grande colpo, quello messo a segno dal Ventimiglia calcio: Andrea Caverzan è un allenatore Top e per lavorare con i giovani poi, è il “numero uno”.
Quella di affidargli l’incarico di Direttore Tecnico della categoria Allievi (2009 e 2010) è garanzia dell’importanza che il Ventimiglia nutre verso questa categoria e la prossima stagione Caverzan avrà il compito di coordinare e gestire tutte le attività sportive e formative; dalla supervisione degli allenatori alla definizione e applicazione dei programmi tecnici, nonché quello di lavorare individualmente o di reparto con i giovani che necessitano di un ulteriore stimolo per migliorare il proprio bagaglio tecnico-tattico, pensando al loro inserimento futuro in prima squadra.
Raccontare chi è Andrea Caverzan e soprattutto, raccontare la sua straordinaria carriera, è sempre un piacere.
Nasce a Montebelluna, in provincia di Treviso il 24 settembre 1968. Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile del Montebelluna, inizia la sua carriera da calciatore professionista e a soli 17 anni comincia il suo giro per l’Italia intera, che tocca tutte le categorie, dalla seria A fino alla Promozione.
Inizia con l’Udinese e prosegue con la Juventus, prima tappa importante di una carriera vissuta sempre con il vento alle spalle. La frequentazione col suo mito (Roberto Baggio) è durata un anno appena, ma certi insegnamenti gli varranno per sempre.
Il giro d’Italia continua: Venezia Mestre, Barletta, Casale, Licata, Treviso… Ovunque incontra nuovi maestri e sono certo che di tutti annota i metodi di lavoro; negli anni i quaderni degli appunti crescono… (chissà quanti sono e chissà se li conserva ancora tutti).
La navigazione riprende con Monopoli, Sandonà, Ternana, Cittadella, Arezzo, Spezia, dove probabilmente vive le soddisfazioni più grandi.
In Liguria chiude con il professionismo, ma gioca ancora nel Fo,Ce.Vara, poi Luni e quindi Argentina Arma.
Chiude la sua incredibile carriera da giocatore collezionando 410 presenze (con 50 gol) tra i professionisti e 132 presenze e 42 gol nei dilettanti.
Da non dimenticare anche le 13 presenze ufficiali e 1 gol con la Nazionale Italiana.
Sono convinto che le ultime battaglie sul campo gli saranno servite per plasmare la sua carriera da allenatore. Appese le scarpette al chiodo, la conversione è naturale, ed inizia ad allenare in Promozione, nell’Argentina, passa poi per due anni al Taggia e quindi al Venezia (come allenatore in seconda), perché quel vento che dicevamo all’inizio, continua a soffiare forte e lo porta a viaggiare e scoprire il mondo.
E magari lo porta anche a tornare perché a volte il destino è strano: ti fa fare giri impensabili, ma poi ti riporta alla casella di partenza.
Ritorna in Liguria nell’Imperia, prima con un incarico nelle giovanili, poi in prima squadra (Eccellenza 2013-14). L’anno successivo va all’Albenga e nell’estate 2015 approda a Ventimiglia, in Eccellenza, dove rimarrà per tre campionati, fino al 2018.
Quindi ancora tre stagioni in Eccellenza con l’Ospedaletti. Dopo lo strano campionato 2020-21, “spezzettato” a causa del Covid, decide di provare ad essere più utile per giocatori e allenatori diventando responsabile tecnico di tutto il settore giovanile ed accetta la proposta dell’Albenga.
Purtroppo, nascono gravi problemi societari e dopo un solo anno fa ritorno all’Ospedaletti, con lo stesso incarico e successivamente (2023-2025) alla Sanremese, come Responsabile Tecnico dell’area agonistica.
Ed eccolo di nuovo, quel vento che dicevamo prima: dieci anni dopo lo riporta a Ventimiglia, Società dove ha operato benissimo per tre anni, che ora lo riabbraccia e gli affida un compito delicato ed importante: quello di lavorare su una categoria fondamentale, composta da giocatori sui quali il Ventimiglia ripone molte aspettative e che Caverzan saprà sicuramente “plasmare” a modo suo.
Bentornato a casa, Andrea. E buon lavoro!
Una buona notizia, sia per il Ventimiglia calcio, che per Luca, che dopo tanta gavetta, ha finalmente l’opportunità di allenare una prima squadra! È un incarico importante, anche se pieno di responsabilità, ma sappiamo che Luca ha i numeri per riuscire in questa impresa. È giovane e motivato, con idee moderne, assolutamente in linea con il nuovo corso della società.
Chi lo conosce, sa che Oneglio sa gestire la squadra e motivare il gruppo, è perfettamente in grado di creare un ambiente positivo ed inclusivo, fondamentale per la crescita personale dei suoi giocatori, di cui lui sa essere mentore e guida.
Nato a Bordighera nel 1992, da giocatore ha fatto tutta la trafila del calcio giovanile tra Sanremese ed Argentina. Dopo aver giocato negli allievi dell’Argentina, ha iniziato a giocare con le prime squadre di Pro Imperia, con mister Riolfo, dove è rimasto due anni prima di passare all’Andora, con mister Pisano. È tornato all’Argentina, in Promozione, dove ha disputato l’ultima stagione da giocatore.
Dopo un anno di studi da allenatore, nel 2015 ha iniziato la carriera come vice di Stragapede nella juniores regionale della Sanremese, passando l’anno successivo a seguire sempre come vice, la juniores nazionale.
Nel 2016 ha conseguito il patentino da allenatore “Uefa B” e nel 2017-18 è passato all’Ospedaletti dove ha allenato per due anni i ragazzi del 2006.
Viene notato dalla Sampdoria che l’anno successivo gli ha affidato l’incarico di allenare i 2010 e lo ha confermato anche per la stagione seguente con gli Under 16.
Nel 2019, a Coverciano, ha frequentato con successo il corso ufficiale di Match Analyst Pro.
Quindi (campionato 22-23) ha fatto il suo ritorno a Sanremo, alla guida degli Under 14, assieme a Simone Bregliano.
L’estate scorsa, 2024, Oneglio è entrato a far parte dello staff tecnico della Primavera del Torino, con un incarico importante, quello di Match Analyst della formazione guidata da mister Felice Tufano.
Al suo ritorno in riviera gli sono state proposte diverse panchine, ma Luca ha deciso di accettare l’offerta di allenare la Prima squadra del Ventimiglia calcio, società che si sta riorganizzando, ed è in cerca di un pronto riscatto dopo la cocente delusione rimediata nella stagione appena conclusa.
La rosa della squadra ricalcherà molto quella della passata stagione, quindi sicuramente rodata e all’altezza del prossimo Campionato di Prima Categoria.
In bocca al lupo, mister, per questa nuova avventura!
Il Ventimiglia calcio, in queste settimane, ha svolto un intenso lavoro di rinnovamento della propria struttura e finalmente si sta alzando il sipario sui nomi che comporranno l’organico tecnico e societario per la prossima stagione.
L’incarico di Direttore Sportivo della Prima Squadra è stato affidato a Roberto Di Maio.
Roberto fa parte del Ventimiglia da tanti anni, prima come giocatore, poi come Dirigente. Da diversi anni collaborava con il Direttore Sportivo Nicola Veneziano. La collaborazione tra i due è andata avanti nel tempo e Roberto si è dimostrato un collaboratore prezioso ed affidabile, tanto che il passaggio di testimone tra i due è sembrata la cosa più naturale possibile, in un momento di transizione importante, come quello che sta vivendo il Ventimiglia calcio in questi giorni.
Di Maio ha sicuramente le capacità per operare al meglio nel nuovo incarico, ma d’altronde in questi anni ha avuto un grande maestro e siamo certi che saprà svolgere al meglio il proprio lavoro.
Infatti si è messo subito al lavoro e nei prossimi giorni inizieremo a vedere i primi frutti del suo operato.
In bocca al lupo, Roberto!
Nel Comunicato Ufficiale n° 32 del 30 giugno 2025, la Federazione ha pubblicato l’elenco delle Società riconosciute come “Club Giovanili di 3° Livello” al termine della stagione sportiva 2024/2025.
Questo elenco deriva dalle risultanze del percorso delle Fasi di Controllo compiute dalla FIGC per la verifica dei requisiti necessari per ottenere questo importante riconoscimento.
Il Ventimiglia calcio ha ottenuto questo riconoscimento (unica società nel nostro comprensorio, assieme alla Sanremese).
I club che sono stati riconosciuti di 3' livello, hanno dimostrato un impegno eccezionale nel promuovere lo sviluppo del calcio giovanile in ottica federale, mantenendo standard elevati, seguendo i protocolli del SGS e fornendo un ambiente positivo e formativo per i giovani atleti. Il loro lavoro, dedizione e professionalità sono un esempio per tutte le società sportive.
Soltanto quattro club nella nostra provincia possono vantarsi di aver ottenuto il riconoscimento di “Club giovanile di TERZO LIVELLO”, e sono SSD IMPERIA, ONEGLIA CALCIO, SSD SANREMESE CALCIO e ASD VENTIMIGLIA CALCIO.
Il riconoscimento di Scuola Calcio di Terzo Livello comporta il soddisfacimento di diversi requisiti, tra cui le strutture: gli impianti devono essere adeguati, sicuri e ben mantenuti, in modo da garantire un ambiente ottimale per l'allenamento e la crescita dei giovani atleti
Per il Ventimiglia calcio il riconoscimento di “Club Giovanile di 3° Livello” rappresenta un attestato di eccellenza, ma anche una motivazione a continuare a migliorarsi, mantenendo alti gli standard di qualità.
A poco più di una settimana dalla scomparsa di Vincenzo Savarino, siamo davvero felici di comunicare che il nostro nuovo Presidente sarà Rocco Ricevuto.
Rocco è il profilo migliore per ricoprire la massima carica del Ventimiglia calcio, perché incarna alla perfezione sia i valori morali che quella che potremmo definire la filosofia della nostra Società.
È entrato a far parte del Ventimiglia calcio nell’estate del 1996 e nel corso di questi trenta anni è diventato un elemento insostituibile all’interno del club granata, un autentico punto fermo nell’organizzazione societaria.
Per oltre vent’anni Ricevuto ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente e ha quasi sempre vissuto le partite della Prima Squadra seduto in panchina, a stretto contatto col mister e con i giocatori. L’ha fatto con grande passione, incarnando al meglio i valori dello sport e della lealtà agonistica.
Sono stati anni di battaglie sportive, molte vincenti, ma anche di sacrifici per mantenere una struttura che fa invidia a molte società, anche più blasonate.
Rocco è sempre stato molto legato a questi colori e appena gli è stato proposto di continuare il percorso iniziato da Vincenzo Savarino non ha avuto esitazioni, dandosi anche da fare per coinvolgere altre persone in società: nuovi dirigenti in grado di portare entusiasmo, idee e anche qualche contributo economico.
Ovviamente, un uomo solo non può fare molto, ma Rocco sa benissimo che nella sua nuova avventura potrà contare su un direttivo appena rinnovato e su un gruppo di dirigenti competente e molto motivato.
La condivisione è alla base del nuovo progetto e da oggi inizieremo questo percorso insieme.
Buon lavoro Rocco!
Ciao Enzo.
Hai visto in quanti siamo venuti, oggi, per darti l’ultimo saluto?
Eravamo in tantissimi, c'eravamo tutti.
E siamo venuti non solo perché abbiamo perso il nostro Presidente, ma soprattutto perché abbiamo perso un amico che ha fatto parte della nostra famiglia, quella del Ventimiglia calcio.
Oggi ho seguito commosso questa cerimonia, seduto di fianco ai tantissimi ragazzi che anche tu in oltre quarant’anni hai contribuito a far crescere, trasformandoli in uomini, prima che in giocatori e osservando tutti questi ragazzi non ho fatto fatica ad immaginare i loro sentimenti.
A tutti loro tu hai trasmesso la tua passione ed il tuo orgoglio, la tua voglia di vincere, ma anche il rispetto per gli altri.
Poi, vedendo quante persone sono venute a salutarti, ho sentito tutto lo spessore della nostra storia, dei centoquindici anni di quella storia che anche tu hai contribuito a scrivere.
Non ce lo aspettavamo che ci lasciassi così presto, Enzo, ma la vita, purtroppo è così: gli amici con cui si è lottato per una vita “vanno avanti”, mentre ad alcuni di noi è chiesto di restare. Forse perché il nostro compito non è ancora esaurito, adesso noi dobbiamo portare avanti il lavoro che tu hai iniziato e facendolo (stanne certo), seguiremo la strada che tu hai tracciato.
In questo momento ripenso alle tante partite che abbiamo visto insieme, alle tante discussioni, alle polemiche infinite e questo mi fa sentire più saggio e felice; è un filo robusto, di quelli che mi resteranno per sempre tra la memoria e il cuore.
Non posso dire che siamo sempre stati d’accordo su tutto, ma ricordo anche che per te l’amicizia era un grande valore e non poteva essere messo in discussione da nessuno.
E l’amicizia che si è respirata e che si continua a respirare nella nostra grande famiglia granata, custodisce il senso della vita, è uno di quei “grandi Ideali” che rendono la vita migliore.
Una cosa ti ho sempre invidiato… Se c’era una persona distante da qualsiasi finzione o compiacenza, quello eri tu e questo insegnamento mi rimarrà impresso per sempre.
La tua fierezza era solida, ed era tutta appoggiata sulla roccia, rappresentata dalla storia della nostra Società sportiva, che dalle nostre parti non ha uguali e che tu hai rappresentato a tutti i livelli per mezzo secolo.
Ti avevo incontrato per strada, pochi giorni fa e malgrado entrambi sapevamo benissimo come stessero le cose, non ho udito da parte tua un solo lamento o un’incertezza, tu che di solito avevi l’argento vivo addosso hai dovuto passare gli ultimi istanti di questa vita facendo fatica anche solo a parlare. Perché il male, che in te aveva compiuto la sua traiettoria, ti aveva ormai irrimediabilmente segnato…
Hai perso l’ultima partita, quella contro il mostro che ti ha portato via, ma come sempre (e ne ero sicuro) hai combattuto fino alla fine, insieme a chi ti ha accompagnato nell’ultima fase della tua vita.
Buon viaggio, Enzo. Ti ricorderemo per sempre.
franKone
Cindy Morano, da questa stagione, entra a far parte della nostra grande famiglia.
Si occuperà dei social e del marketing legati al Ventimiglia calcio.
Il lavoro che farà Cindy sarà un lavoro tutt’altro che agevole, che presuppone una conoscenza approfondita degli aspetti legati al mondo del marketing e delle logiche dei social.
Farlo poi in settore sportivo aggiunge un elemento di complessità
perché lo sport è un mondo del tutto particolare.
Ma, secondo me, sport e social sono un connubio perfetto: essere presenti su questi mezzi di comunicazione è assolutamente fondamentale oggi, perché con i canali social, tutto viaggia alla velocità della luce.
Per questo Cindy è la persona giusta per noi, perché ha una sensibilità particolare e competenze molto ampie.
La passione, cioè la condizione principale per muoversi nel mondo dello sport, quella che ci fa lavorare anche durante il weekend.
Lo spirito di sacrificio: Perché per fare bene questo lavoro non basta eseguire il compitino, bisogna andare oltre, sposare la causa.
La conoscenza dello sport: non intendo solo una buona cultura sportiva in generale, ma traspare che Cindy lo ha masticato.
E poi ancora: le doti relazionali, la curiosità, la creatività, la grammatica italiana (lo so, sembra banale, ma non lo è affatto), oltre agli Skill grafici di base (perché chi fa questo lavoro deve essere in grado di gestire i contenuti in totale autonomia, dall’idea fino alla pubblicazione, con relativa grafica).
Per quanto riguarda il marketing, entriamo in un mondo che comprende tanti aspetti: ascolto, comunicazione, relazione…
E qui siamo sicuri che Cindy darà il meglio di sé.
Buon lavoro, Cindy e benvenuta nella grande famiglia granata.
Il Ventimiglia calcio è lieto di annunciare che Alfredo Cariello farà parte dello staff tecnico della società, con l’incarico di Responsabile tecnico e Supervisore di tutte le squadre del settore giovanile.
Forse è superfluo spiegare chi è Alfredo Cariello, ma è bene ricordare la sua importante carriera.
Alfredo è nato a Napoli il 10 settembre 1979, ed è cresciuto nel settore giovanile della Salernitana, squadra con la quale ha esordito in serie B nel 1997, contribuendo alla vittoria di quel campionato.
Ha poi vestito le maglie della Nocerina (C1), del Campobasso (D), del Savoia (C1), del Taranto (C1) e del Gilianova (C1).
Quindi Frosinone (C1) e finalmente nel 2005 passa all’Ascoli, squadra con la quale il 10 settembre debutta in serie A, segnando un gol contro la Juventus.
Quindi ancora Crotone (B), Frosinone (B) e Neapolis Frattese (C2), poi il Pomigliano (D) e il Formia, prima del suo approdo in Liguria, nel 2014, all’Argentina Arma.
L’anno seguente approda al Ventimiglia (Eccellenza), poi Carlin’s Boys, Caivanese, Isola di Procida, ed Ospedaletti
Un vero giramondo, quindi. Ma anche un giocatore che ha maturato tantissima esperienza ad altissimi livelli (oltre 500 partite, di cui quasi 300 tra i professionisti).
Esperienza che oggi mette a disposizione di tutti i ragazzini del settore giovanile granata. Un’autentica “chicca”, quindi, che non trova paragoni in nessuna squadra del nostro comprensorio.
Alfredo è anche un maestro di tecnica ed è in possesso del patentino di allenatore Uefa B.