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di Matteo Facinoli*

Nel calcio moderno il modello più utilizzato è il gioco a zona: due sono principalmente i requisiti che una squadra deve conoscere ed applicare, il pressing (di cui ho trattato nel precedente articolo) e la trappola del fuorigioco.

Quest'ultima nasce dal movimento sincrono della linea difensiva in avanzamento, verso il portatore di palla. La tattica del fuorigioco, per aver un buon esito, deve essere applicata quando il portatore di palla avversario non ha il tempo e lo spazio (il pressing glielo impedisce) sufficiente per adottare una contromisura.

Anche io con la squadra dei giovanissimi 2000 adotto questa tattica, ma non perché chieda l'applicazione dell'offside ai miei giocatori, ma in quanto cercando di "coprire palla" e accorciarciando sempre sugli avversari, il fuorigioco ne diventi una conseguenza.

Ritengo che la tattica del fuorigioco possa essere applicata con successo in quattro circostanze:
1- Su palla respinta dalla difesa: finché la palla è in volo e quindi non giocabile, la linea difensiva puo' salire lasciando qualche attaccante alle sue spalle. Nel momento in cui gli avversari calciassero immediatamente la palla in avanti, molto probabilmente troverebbero qualche compagno in fuorigioco.
2- sulle palle inattive : in questa situazione per impedire l'ingresso in area di avversari, la linea difensiva si disporrà in linea (spesso lo si fa in prossimità della linea dell'area) e sfrutterà l'effetto sorpresa al momento del fischio dell'arbitro.
3- sul retro passaggio : un po' difficile, ma di grande efficacia. Nel momento in cui un giocatore avversario compie un passaggio all'indietro, la linea difensiva deve velocemente avanzare, togliendo la profondità a quegli attaccanti che erano pronti a spostarsi in avanti per farsi lanciare. Il principio della palla coperta e scoperta ovviamente ha sempre grande importanza.
4- contro l'azione di contropiede avversario: in questa situazione, specie se ci si ritrova in inferiorità numerica e quindi in situazione di grande svantaggio, la linea difensiva dovrà prima scappare verso la propria porta (sicuramente la palla sarà scoperta), attirando a sè qualche attaccante, per poi avanzare all'improvviso nel momento del passaggio in profondità.

5- movimento anticipato dell'attaccante : l'ultimo difensore, il più arretrato, può servirsi della trappola del fuorigioco quando un attaccante compie un movimento anticipato in profondità rispetto al passaggio del compagno. Più è lontano il giocatore che calcia più è semplice la lettura della situazione e il movimento in avanti.

*Matteo Facinoli allena i giovanissimi 2000 del Ventimiglia Calcio

 

Nel disegno sotto il giocatore blu A lancia in area la palla (bianca) al compagno B: ma B è in fuorigioco