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SalviatiDieci anni fa moriva, in un incidente stradale, Franco Salviati. Aveva solo 46 anni. Era il responsabile della scuola calcio del Ventimiglia, ma all'interno della società si occupava di un sacco di cose: dal marketing all'acquisto del materiale sportivo. Però dava il meglio di sé nell'organizzazione dei tornei e di ogni altra manifestazione. Sempre presente al campo, rappresentava un sicuro punto di riferimento per ogni allenatore o dirigente. Bravo anche a trovare sponsorizzazioni e a tenere i contatti con gli altri club. Franco Rebaudo lo ricorda sul nostro sito con affetto e commozione.

 

 

«Non so se sia una cosa normale, ma conservo ancora l’articolo di dieci anni fa… Non ricordo più quante volte l’ho letto, quel pomeriggio, sperando ogni volta di essermi sbagliato.

 

Un finanziere in congedo di 46 anni, Franco Salviati, abitante a Vallecrosia, è morto nel pomeriggio, a Ospedaletti, nello scontro tra la sua moto ed un’auto avvenuto sull’Aurelia, all’incrocio con via Cavour, di fronte al comando di polizia municipale. L’uomo viaggiava in sella ad uno scooter Suzuky Burgman e si è schiantato contro una vettura Lancia Y, condotta da una donna di 82 anni abitante nella cittadina delle Rose.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili urbani, oltre che l’automedica del 118. Franco Salviati, a lungo istruttore del settore giovanile del Ventimiglia Calcio, attualmente faceva parte dello staff della stessa squadra ed era molto conosciuto nel settore sportivo.

Riviera24, 13 giugno 2007


«Dicono che il tempo aiuti a dimenticare ogni cosa. Ma qualcosa di te è rimasto in mezzo a noi che ti abbiamo conosciuto. Sei ancora qui, in mezzo a noi, nelle corse dei ragazzi, nei calci dati al pallone. A quel pallone dietro al quale avevi deciso di correre anche tu, perché la passione per questo sport e per questi colori ci aveva unito e ci aveva fatto diventare qualcosa di più di semplici amici.
«Dopo quel maledetto pomeriggio noi che siamo rimasti abbiamo continuato con la stessa forza e la stessa determinazione, sentendoti sempre al nostro fianco, quello che tu avresti voluto realizzare per questi ragazzi, che erano diventati parte della tua vita. Della nostra vita.
«Per questo il Ventimiglia calcio non sarà mai solo una società sportiva, perché è fatta di gente come te, che come tanti di noi vivono intensamente questi colori e che in questo campo hanno portato parte di sé, delle proprie vite e delle proprie esperienze.
«Le immagini, i volti ed i suoni che quotidianamente invadono questo campo hanno saputo trasformare gli attimi di silenzio dovuti alla tua perdita in un fiume di urla felici e la memoria di quello che tu hai rappresentato si è trasformata in energia per un cammino futuro ancora più luminoso.
Ciao Franco»